La fitodepurazione

L’ecovillaggio sarà presto dotato di un impianto di fitodepurazione delle acque reflue. Un laghetto ghiaioso e 320 piante di phragmites australis, la comune cannuccia di palude ,  che cresce bene anche a queste altitudini permetterà di chiudere il circolo delle acque di cui gli abitanti umani sono solo un momento di passaggio, e di restituire a queste montagne l’acqua pulita com’era, non prima di averla usata per irrgare l’orto di autossussistenza del villaggio.

Un intervento tuttosommato poco costoso, intorno ai 10mila euro se in autocostruzione, che una vota realizzato e testato diventerà oggetto di una nostro impegno civile, per promuoverne  l’utilizzo nei borghi del cratere sismico da ricostruire. Un occasione unica per mandare in pensione, dove sarà possibile, depuratori meccanici che  talvolta non funzionano come dovrebbero, e e la cui gestione e manutenzione è moltocostosa, per amministrazioni comunali in perenne mancanza di risorse economiche.

Il progettoche adotteremo  è stato realizzato da esperti  ingegneri ambientali dell’ associazione Ecosituto Abruzzo.

L’impianto andrà a regime in primavera-estate 2014.
Sarà adeguato agli stili di consumi di chi già vive nell’ecovillaggio stabilmente o di passaggio: si utilizzerano solo ed obbligatoriamente saponi e detersivi bioderadabili ed ecologici. Poichè i prodotti di sintesi ucciderebbero il sistema di fitodepurazione.

La fitodepurazione è un sistema naturale di depurazione delle acque di scarico costituito da un bacino impermeabilizzato riempito con materiale ghiaioso e vegetato da piante acquatiche.

La depurazione avviene mediante l’azione combinata tra substrato ghiaioso, piante, refluo e microrganismi presenti.

Il sistema funziona in assenza di energia aggiunta e quindi di parti elettromeccaniche. Ciò permette di definire l’impianto “ecocompatibile”.

Gli impianti di fitodepurazione opportunamente dimensionati e realizzati consentono un abbattimento del carico organico del refluo in entrata superiore al 90% e comunque conforme ai limiti di legge.

L’impianto di fitodepurazione si realizza mediante lo scavo di un bacino di dimensioni variabili a seconda della portata e della tipologia di scarico. Il bacino viene rivestito con un sistema di impermeabilizzazione e funzionalità ottenuto con flangie per tubi passa guaina in PVC a garanzia di tenuta.

Il livello del refluo all’interno del bacino di fitodepurazione è costantemente mantenuto 10/15 cm sotto la superficie della ghiaia mediante il sistema di regolazione del livello posto in uscita. L’impianto è calpestabile, senza affioramento di acqua in superficie. Viene garantita così la totale assenza di cattivi odori e di insetti molesti.

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